giovedì 20 marzo 2014

Petra, la città costruita per celebrare il Sole.

Secondo nuovi calcoli, gli edifici del sito giordano furono eretti in modo da allinearsi con gli spostamenti del Sole nel cielo, e riflettere solstizi ed equinozi in una sorta di illuminazione divina. 

Petra è una gigantesca città ricca di monumenti ed elaborate strutture religiose scavate in colline di pietra. Era la capitale del regno dei Nabatei, un popolo poco conosciuto che governò gran parte dell'attuale territorio giordano dal terzo secolo a.C. fino al primo secolo d.C.


I ricchi commercianti di spezie che la abitavano adoravano il Sole, tra le altre divinità, e davano grande importanza a equinozi, solstizi e ai vari eventi astronomici determinati dallo spostamento nel cielo della nostra stella. I solstizi, ad esempio, sono dovuti al fatto che l'asse nord-sud della Terra è inclinato di 23,5 gradi rispetto al piano del Sistema solare. Tale inclinazione fa sì che differenti quantità di luce raggiungano le diverse regioni del pianeta durante l'orbita annuale della Terra intorno al Sole.Questi fenomeni celesti hanno probabilmente influenzato il modo in cui i Nabatei costruirono gli edifici della città. “Le facciate di Petra non sono solamente belle, c'è qualcosa di più”, spiega il direttore dello studio, Juan Antonio Belmonte, archeoastronomo dell'Istituto di Astrofisica delle isole Canarie (IAC).

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I costruttori di Petra, la celebre città scavata nella pietra nell'attuale Giordania, la progettarono in modo che il Sole ne illuminasse i luoghi sacri come una sorta di luce divina. Lo racconta un nuovo studio pubblicato su Nexus Network Journal. 

Petra, uno dei più grandi siti archeologici del mondo. Fotografia di Annie Griffiths. 

Intagliata nell'arenaria, questa scalinata porta a una stanza scolpita nella roccia a Siq al-Barid, o Piccola Petra. Fotografia di Taylor S. Kennedy, National Geographic. 

Durante il solstizio d'inverno, il sole al tramonto illumina il sacro podio del Monastero. Fotografia di Juan Antonio Belmonte, Ph.D. 

Appostati su uno sperone roccioso, due beduini osservano un gruppo di turisti che ammira al Khazneh (il tesoro) di epoca nabatea, la cui funzione resta ad oggi sconosciuta. Foto di Annie Griffiths, tratta da Petra: Ancient City of Stone, National Geographic magazine, dicembre 1998. Ulteriori informazioni sul Blog di Travel Notes.

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