mercoledì 23 luglio 2014

Ho sempre creduto nei numeri…

"Ho sempre creduto nei numeri. Nelle equazioni e nella logica che conduce al ragionamento. Dopo una vita vissuta in questi studi, io mi chiedo: cos'è veramente la logica? Chi decide la ragione? La mia ricerca mi ha spinto attraverso la fisica la metafisica, mi ha illuso e mi ha riportato indietro. Ed ho fatto la mia più importante scoperta della mia carriera. La più importante scoperta della mia vita. È soltanto nelle misteriose equazioni dell'amore chi si può trovare ogni ragione logica. Io sono qui grazie a te. Tu sei la ragione per cui io esisto. Tu sei tutte le mie ragioni."

· Beautiful Mind ·



Marlon Brando.

"Recitare è l’espressione di un impulso neurale. 
È una vita noiosa… 
Il beneficio principale che ho tratto dall’essere un attore 
sono i soldi che uso per pagare il mio psicanalista."

· Marlon Brando ·



L'albero dei quaranta frutti.

Quando fiorisce è uno spettacolo, l'albero dei quaranta frutti. 

Un frutteto che stava per essere abbandonato: è stato quello il seme germogliato nella mente creativa di Sam Van Aken. Quel frutteto, che apparteneva allo stato di New York, fu adottato nel 2008 dall'artista e professore universitario che qui ha fatto "sbocciare" la sua idea: un albero ibrido che non si era mai visto, risultato di 40 innesti di diversi alberi da frutto con osso. Albicocche, pesche, prugne, susine ma anche mandorle e alcune tipologie molto rare. Van Aken ha studiato il periodo di fioritura e di maturazione delle diverse specie e creato una pianta speciale che, in primavera, offre uno spettacolo unico: una fioritura multicolore che va dal bianco al rosa fino rosso purpureo. E in estate dà, appunto, 40 tipi di frutti differenti. Un risultato da record che Van Aken ha condiviso con centri di ricerca, musei e vivai, spedendo i sedici esemplari creati finora in diverse parti degli Stati Uniti. Ma quella che era all'inizio una sperimentazione artistica sulla trasformazione e la percezione della realtà, è risultato essere anche un modello molto utile per il consumo domestico, poiché produce tanti tipi di frutta in quantità moderata e non una grande quantità di un solo tipo, molta della quale va spesso sprecata 

di Matteo Marini.
La Repubblica.


Magia luminosa in Nuova Zelanda

La magica illuminazione naturale delle Grotte Luminose di Waitomo in Nuova Zelanda. 

Si accendono come stelle in una notte senza luna, mentre la piccola barca si fa strada senza fretta lungo il corso di un fiume nero e cupo. Sul corso di un fiume sotterraneo. Alla luce surreale dei glow worms, larve luminescenti, tra stalattiti e stalagmiti. 
Puntini luminosi, bagliori fosforescenti che appaiono all’improvviso. Un’atmosfera surreale, dove la meraviglia accomuna tutti quelli che arrivano a Waitomo per assistere al fenomeno suggestivo della Glowworm Cave, una delle attrazioni più amate della Nuova Zelanda. Le grotte si possono visitare in barca, seguendo il corso di un fiume sotterraneo, scalare in cordata o scoprire facendo rafting, per una vacanza a tutta adrenalina. La Glowworm Cave è una grotta su due livelli. La parte superiore comprende l’ingresso e la cosiddetta zona delle Catacombe, piccole insenature modellate nella roccia. Qui ci sono anche l’Organo e la Banquet Chambre. Al livello inferiore, a circa 18 metri di profondità, c’è la Cattedrale, la caverna più grande di tutto il complesso. Famosa per la sua acustica perfetta, è spesso teatro di esibizioni liriche e concerti, e amata dagli artisti per la purezza del suono. La Glowworm Cave è aperta tutto l’anno e si visita con una guida. Il piccolo tour comprende anche un tratto in barca e dura circa 45 minuti.
Si trovano nell’isola del Nord, a circa 180 Km a sud di Auckland, in una delle zone meno popolate del Paese. I turisti arrivano soprattutto per vedere la Glowworm Cave, che a differenza di quanto si potrebbe immaginare non è una grotta a cielo aperto. I puntini luminosi che tanto attirano l’attenzione sono dovuti ai glow worms, vermi luminescenti che danno nome alla grotta. Si tratta di una specie rara, tipica della Nuova Zelanda, l’Arachnocampa luminosa. Il suo ciclo vitale dura undici mesi, nove dei quali passati sotto forma di larva. Sono proprio le larve a brillare. Vivono attaccate alle pareti rocciose, dove creano lunghe tele impregnate di un liquido colloso, indispensabile per catturare gli altri insetti di cui si nutrono. Queste tele, unite alla bioluminescenza che le fa brillare per un processo chimico simile a quello delle lucciole, dà vita a un effetto molto suggestivo, grazie al quale la grotta è conosciuta in tutto il mondo.












Rita Levi-Montalcini

"Una piccola signora dalla volontà indomita 
e dal piglio di principessa."

· Primo Levi per sen. Rita Levi-Montalcini ·