martedì 15 aprile 2014

"Slow Life". Il meraviglioso mondo subacqueo.

"Slow Life"
Il meraviglioso mondo subacqueo.

Creato dal dottorando Daniel Stoupin della University of Queensland, questo straordinario ed incantevole video subacqueo in timelapse dal titolo “Slow Life”, mostra la disarmante bellezza delle barriere coralline, delle spugne e di altri organismi che vivono sott’acqua regalandoci una macro visione di un mondo ancora parzialmente sconosciuto e fragile. Per girarlo sono state scattate circa 150.000 fotografie. 

Qui sotto ho selezionato per voi alcune immagini prese dal video.
Questa meraviglia non ha bisogno di altre parole per essere descritta, quindi vi lascio ad ammirare il video cliccando qui: http://vimeo.com/88829079

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La Biblioteca dell’abbazia Stiftsbibliothek.

Stiftsbibliothek. La Biblioteca dell'Abbazia a San Gallo in St.Gallen.

La Biblioteca dell’abbazia (Stiftsbibliothek) è tra le biblioteche più antiche e belle del mondo. L’attuale spazio della biblioteca fu realizzato tra il 1758 e il 1767 sotto la supervisione del capomastro Peter Thumb della Foresta di Bregenz. Lo straordinario tesoro di manoscritti medievali è presentato in occasione di esposizioni annuali temporanee. La Biblioteca dell’abbazia, che fa parte del complesso abbaziale, è stata inserita nel 1983 patrimonio culturale mondiale dell’UNESCO.



Contrasto

Henri Cartier-Bresson

"La macchina fotografica è per me un blocco di schizzi, lo strumento dell'intuito e della spontaneità. [...] Fotografare è trattenere il respiro quando le nostre facoltà convergono per captare la realtà fugace; a questo punto l'immagine catturata diviene una grande gioia fisica e intellettuale. Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. È porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. È un modo di vivere."


· Henri Cartier-Bresson · Contrasto · 2004 ·



Pasolini in mostra a Roma Palaexpo, Un visionario.



Pasolini, un visionario a Roma: 
la mostra al Palaexpo. 

Spezzoni di film-culto, gli scatti con Anna Magnani, quelli in barca con la Callas. E poi pagine di diario, appunti di viaggio, libri. E' la grande mostra che il Palazzo delle Esposizioni di Roma dedica a Pier Paolo Pasolini, poeta, scrittore, regista, intellettuale  e grande visionario, capace di rivelare nei suoi 25 anni romani un'immagine della città eterna (e della società occidentale) ancora oggi di spiazzante attualità. La mostra, ultima fatica di Gianni Borgna, scomparso a febbraio, resterà allestita fino al 20 luglio.


Pasolini durante le riprese di Accattone, 1961 

Pasolini durante le riprese di Accattone
Durante le riprese di Comizi d'amore

Pier Paolo Pasolini davanti alla Moschea di Mopti in Mali, 1970
© Archivio Dacia Maraini 

Pasolini, Jean Luc Godard e Bernardo Bertolucci durante un incontro per il film Amore e Rabbia, 1969 © Reporters Associati -  Roma
Pier Paolo Pasolini e Anna Magnani sul set di Mamma Roma, 1962
Istituto Luce Cinecittà
Sul set di Uccellacci e uccellini, 1965
Archivio Storico Del Cinema / Afe 

Pier Paolo Pasolini, autoritratto con la vecchia sciarpa, 1946 

Pier Paolo Pasolini e Ninetto Davoli sul set del film La sequenza del fiore di carta (Amore e rabbia), 1969
Pierluigi Praturlon © Reporters Associati – Roma 

In spiaggia a Skorpios

Pier Paolo Pasolini ed Enrique Irazoqui durante una pausa sul set de Il Vangelo secondo Matteo, di fronte al panorama dei Sassi di Matera, giugno 1964
© Associazione Pasolini Matera ? Photo : Archivio Notarangelo 

Pier Paolo Pasolini e Ninetto Davoli
Centro Studi - Archivio P. P. Pasolini / Cineteca di Bologna 

Pier Paolo Pasolini sul set di Teorema
1968 
Pier Paolo Pasolini e Maria Callas in vacanza a Skorpios, in Grecia, 1969
Graziella Chiarcossi-Archivio Contemporaneo "Alessandro Bonsanti" 



Orson Welles e Pier Paolo Pasolini sul set di Rogopag, 1962
Pierluigi Praturlon © Reporters Associati - Roma

Autoritratto 1965 


Il villaggio abbandonato di St. Kilda, Scotland.

Il villaggio abbandonato di St. Kilda, Scotland.

Il villaggio medievale si trovava vicino a Tobar Childa, a circa 350 metri dalla spiaggia, ai piedi della collina di Connachair. L'edificio più antico era un passaggio sotterraneo con due piccoli annessi chiamato Taigh an t-Sithiche (casa dei prati) databile tra il 500 a.C. ed il 300 d.C. I kildani credevano che si trattasse di una casa o di un nascondiglio nonostante le più recenti teorie ipotizzino che si trattasse di una ghiacciaia (un luogo in cui si conservava il ghiaccio prima dell'invenzione del frigorifero).
Vi sono numerose rovine composte da mura e da cleitan e resti di una casa medievale con un annesso simile ad un ovile. Vicino c'è la 'Casa dei Tori' - un edificio rettangolare senza tetto in cui venivano tenuti i tori durante l'inverno. La stessa Tobar Childa era servita da due sorgenti subito all'esterno del muro principale costruito attorno al villaggio per evitare che pecore ed altri animali avessero accesso alle aree coltivate al suo interno. In tutto c'erano dalle 25 alle 30 case, la maggior parte delle quali erano costruite in pietra con tetti in paglia, nel tipico stile delle Ebridi, nonostante alcune usassero terra al posto della paglia. La terra era usata per evitare che il vento e la pioggia vi entrassero, ed i vecchi 'alveari' sembravano più colline che abitazioni.

Photo by JC Richardson

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