La magica illuminazione naturale delle Grotte Luminose di Waitomo in Nuova Zelanda.
Si accendono come stelle in una notte senza luna, mentre la piccola barca si fa strada senza fretta lungo il corso di un fiume nero e cupo. Sul corso di un fiume sotterraneo. Alla luce surreale dei glow worms, larve luminescenti, tra stalattiti e stalagmiti.
Puntini luminosi, bagliori fosforescenti che appaiono all’improvviso. Un’atmosfera surreale, dove la meraviglia accomuna tutti quelli che arrivano a Waitomo per assistere al fenomeno suggestivo della Glowworm Cave, una delle attrazioni più amate della Nuova Zelanda. Le grotte si possono visitare in barca, seguendo il corso di un fiume sotterraneo, scalare in cordata o scoprire facendo rafting, per una vacanza a tutta adrenalina. La Glowworm Cave è una grotta su due livelli. La parte superiore comprende l’ingresso e la cosiddetta zona delle Catacombe, piccole insenature modellate nella roccia. Qui ci sono anche l’Organo e la Banquet Chambre. Al livello inferiore, a circa 18 metri di profondità, c’è la Cattedrale, la caverna più grande di tutto il complesso. Famosa per la sua acustica perfetta, è spesso teatro di esibizioni liriche e concerti, e amata dagli artisti per la purezza del suono. La Glowworm Cave è aperta tutto l’anno e si visita con una guida. Il piccolo tour comprende anche un tratto in barca e dura circa 45 minuti.
Si trovano nell’isola del Nord, a circa 180 Km a sud di Auckland, in una delle zone meno popolate del Paese. I turisti arrivano soprattutto per vedere la Glowworm Cave, che a differenza di quanto si potrebbe immaginare non è una grotta a cielo aperto. I puntini luminosi che tanto attirano l’attenzione sono dovuti ai glow worms, vermi luminescenti che danno nome alla grotta. Si tratta di una specie rara, tipica della Nuova Zelanda, l’Arachnocampa luminosa. Il suo ciclo vitale dura undici mesi, nove dei quali passati sotto forma di larva. Sono proprio le larve a brillare. Vivono attaccate alle pareti rocciose, dove creano lunghe tele impregnate di un liquido colloso, indispensabile per catturare gli altri insetti di cui si nutrono. Queste tele, unite alla bioluminescenza che le fa brillare per un processo chimico simile a quello delle lucciole, dà vita a un effetto molto suggestivo, grazie al quale la grotta è conosciuta in tutto il mondo.