Museo Frida Kahlo
Il museo Frida Kahlo anche detto museo della Casa Azul (Casa Blu) è situato nel centro di Coyoacán, un sobborgo di Città del Messico.
Il museo è stato aperto al pubblico il 30 luglio 1958.
A volere che fosse un luogo di pubblico accesso era stato Diego Rivera, più volte marito di Frida Kahlo, che era rimasto vedovo quattro anni prima, e che non aveva potuto vedere il compimento di questa sua volontà, essendo morto nel 1957.
Rimasto solo, Rivera aveva donato la "Casa Azul" al popolo messicano, ma solo un anno dopo la sua morte il governo la trasformò nel museo che accoglie le più importanti opere della Kahlo, nonché opere di Rivera, José María Velasco, Paul Klee e di alcuni loro amici, fra i quali Marcel Duchamp e Yves Tanguy.
Rivera dedicò gli ultimi anni della sua vita a far conoscere il lavoro di sua moglie. Pieno d'ammirazione ribadiva: "Frida è la prima donna nella storia dell'arte ad aver affrontato con assoluta e inesorabile schiettezza, si potrebbe dire in modo spietato ma nel contempo pacato, quei temi che riguardano esclusivamente le donne".
Nella "Casa Azul" di Coyoacán, Messico, Frida era nata il 6 luglio 1907 e lì si era trasferita con Rivera nel 1940, alla morte dei genitori. Nella grande casa, circondata da un recinto in stucco blu elettrico e rosso e dalle pareti dello stesso intenso blu maya, Frida e Diego organizzarono i loro studi e accumularono reperti precolombiani del Messico e collezioni etnografiche. Nel giardino Frida teneva le scimmiette, i cani ed i pappagalli che compaiono in alcuni suoi quadri. Qui accolsero gli amici di sempre come il miliardario americano Nelson Rockefeller, uno dei loro più convinti mecenati, e il grande regista russo Sergei Eisenstein.
Oggi, nella casa museo, sono conservati anche lettere e scritti dei vari personaggi internazionali amici di Frida e Diego e oggetti quotidiani della vita privata dei due artisti che si è fortemente imposta all'attenzione dei contemporanei e che contribuisce a costituire oggi il loro "mito".
Fonte: Wikipedia.