“Ma, se vuoi, costruiamo insieme una vita complicata,
giovedì 24 luglio 2014
Banana Yoshimoto
"L'unica cosa di cui ero certa era che sotto lo stesso cielo, sia che io pensassi a lei o lei a me, ci auguravamo a vicenda di essere felici. Una sensazione concreta al punto da riuscire a toccarla."
· Banana Yoshimoto da Delfini, p. 155 ·
Quello è il faro e noi sui gradini dell'immaginazione...
"Quello è il faro e noi sui gradini dell'immaginazione indoviniamo i flutti dove vanno.
Mi stringi forte ora su questo scoglio illuminato dalla luna mentre mi bagna il mare, con spruzzi di topazio profumato.
Quando poi mi cingi i fianchimi offri i brividiche dà la notte scura ed io, riesco anche a sentire le note gutturali di sirene. Non è mai freddo qui pur se l'inverno dell'assenza nevica malinconia beviamo assenzio, per riscaldare il pensiero per sublimare l'acme del momento. Si, quello è il faro, e la sua luce guida smarrimenti sopra ai miei fogli arrotolati sull'onda di ritorno."
· Alda Merini ·
Banana Yoshimoto
"Socchiudo gli occhi e riconosco il mio mondo […]. Poi dedico una preghiera a tutte le persone che a un certo punto si sono allontanate da me. Le persone con cui avrei potuto avere un rapporto diverso, e con le quali, invece, per qualche ragione non è andata bene. […] In questo mondo, a causa delle circostanze in cui li ho incontrati, tra me e loro le cose non hanno funzionato in nessun modo. Ma sento, ne sono certa, che da qualche parte, in un mondo profondo e lontano, su una bellissima riva, ci sorridiamo, ci offriamo gentilezza, e trascorriamo insieme momenti felici." ·
· Banana Yoshimoto da Ricordi di un vicolo cieco ·
Banana Yoshimoto
L'unica cosa che mi sembra sicura è che il corpo e la mente delle persone ricevono e trasmettono molte più informazioni di quanto le persone stesse non pensino. Questa colorazione misteriosa a volte mi spaventa, perché mi dà la sensazione di essere completamente esposta, a volte mi conforta e mi stringe il cuore.
· Banana Yoshimoto · da The Sound of Silence, Il corpo sa tutto ·
La promessa di matrimonio di Modigliani a Jeanne Hébuterne.
Francesco Petrarca
“Non riesco a saziarmi di libri. E sì che ne posseggo un numero probabilmente superiore al necessario; ma succede anche coi libri come con le altre cose: la fortuna nel cercarli è sprone a una maggiore avidità a possederne. Anzi coi libri si verifica un fatto singolarissimo: l'oro, l'argento, i gioielli, la ricca veste, il palazzo di marmo, il bel podere, i dipinti, il destriero dall'elegante bardatura e le altre cose del genere, recano con sè un godimento inerte e superficiale; i libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di famigliarità attiva e penetrante.”
Francesco Petrarca
(scrittore e poeta: "Canzoniere" "Secretum")
Ernest Hemingway
Il giorno 21 luglio 1899 nasceva:
Ernest Hemingway
scrittore, Nobèl per la letteratura 1954.
“Il vecchio e il mare”
“Dobbiamo abituarci all'idea:
ai più importanti bivi della vita,
non c'è segnaletica.”
La nostalgia felice.
“ Se il tempo misura qualcosa in un essere umano, sono le ferite. Penso di averle ricevute né più né meno di chiunque altro: E dunque molte. Lungi dal corazzarmi, questo comune destino mi ha messo il cuore a nudo. Le mie reazioni sono più forti di prima ”
Amelie Nothomb, La nostalgia felice.
Un vicolo cieco...
"In ogni caso la felicità è sempre dietro l'angolo:
la felicità arriva all'improvviso,
indipendentemente dalla situazione e dalle circostanze,
tanto da sembrare spietata […].
È imprevedibile come lo sono le onde e il tempo.
I miracoli sono sempre in attesa,
senza far distinzione per nessuno.
· Banana Yoshimoto · da Ricordi di un vicolo cieco ·
“Imparai sulla mia pelle
quanto tempo ci vuole per cancellare
quello che abbiamo desiderato
con tutte le nostre forze.”
· Banana Yoshimoto · in "High&dry primo amore" ·
Castelluccio di Norcia.
Castelluccio: sogno o son desto?
La famosa "Fiorita", la fioritura degli altopiani di Castelluccio di Norcia, si trasforma in un affresco onirico in cui i colori si mischiano e si confondono grazie all'uso delle tecniche del mosso, dello sfocato e della doppia esposizione
Quando si assiste alla fioritura del Pian Grande di Castelluccio non si può fare a meno di credere alla leggenda che ritiene i Monti Sibillini luogo di origine della regina Sibilla e delle fate sue sorelle.
E' uno spettacolo, infatti, in cui si percepisce qualcosa di magico ed unico: colpisce tutti i sensi travolgendoli con un'infinita fantasia di colori, forme, profumi e significati.
Visti da una certa distanza, i colori della "fiorita" ricordano le atmosfere dei quadri di Monet e la tecnica pittorica del pointillismefrancese di Paul Signac. Nelle fotografie che ho fatto a Castelluccio ho cercato di riprodurre proprio questa impressione, usando talvolta la tecnica della doppia esposizione o di una lunga esposizioni con la macchina fotografica in movimento.
La fioritura ritratta attraverso una lunga esposizione e la macchina fotografica in movimento orizzontale.
Una suggestione di macchie di colore che lasciano solo intuire le forme di migliaia di fiorellini. Questo scatto è frutto di un'esposizione multipla in macchina.
Testo e fotografie di Barbara Dall'Angelo
Maggiori info su National Geographic.
Mostri a Venezia di Gianni Berengo Gardin.
"Mostri a Venezia"
La mostra fotografica di
Gianni Berengo Gardin a Milano.
«La differenza tra questi due lavori segna esattamente il passaggio da quel tempo al nostro: allora la città apparteneva ai veneziani, oggi appartiene ai turisti. Non è cambiato, invece, il mio punto di vista, che è quello del racconto. Le mie foto non sono assolutamente artistiche, con i miei reportage ho sempre e solo avuto l’obiettivo di testimoniare la mia epoca, di documentare ciò che mi sta intorno».
Gianni Berengo Gardin.
A Milano è stata inaugurata una mostra molto interessante, dal titolo “Mostri a Venezia” in cui sono esposte foto, realizzate dal fotografo Gianni Berengo Gardin, a testimonianza della vergognosa fine fatta della Serenissima e del suo paesaggio.
Allestita a Villa Necchi la mostra raffigura il continuo transito delle navi da crociera causa di danni considerevoli ai palazzi della città, nonché di correnti ed aumento del livello del mare.
Berengo Gardin, uno dei più grandi fotografi al mondo, con la sua arte vuole appunto denunciare tale fenomeno.
«Questo mio nuovo lavoro vuole essere un atto di denuncia e un gesto d’amore per la mia città d’adozione. Il passaggio delle grandi navi nel cuore di Venezia non rappresenta solamente uno sfregio alla bellezza e un ennesimo, eclatante, episodio nella trasformazione della città in una mera immagine da cartolina, in uno sfondo per selfie. Rappresenta un grave pericolo per uomini ed edifici, una irrimediabile aggressione al suo già fragile equilibrio ambientale.»
Gianni Berengo Gardin
Nella mostra i suoi 27 scatti in bianco e nero, testimoniano il passaggio di navi nel Canale della Giudecca.
La mostra è organizzata dal FAI, Fondo Ambiente Italiano con il contributo anche dalla Fondazione Forma per la Fotografia e Contrasto.
‘Mostri a Venezia’ resterà aperta fino al 18 settembre.
Mostri a Venezia
Villa Necchi Campiglio
via Mozart 14, Milano
da mercoledì a domenica, ore 10.00-18.00
dall’11 luglio al 28 settembre 2014
Ingresso con visita alla Villa:
9euro adulti
4euro bambini (4-14)
5euro studenti universitari under 26 anno
gratuito Iscritti FAI
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