Castelluccio: sogno o son desto?
La famosa "Fiorita", la fioritura degli altopiani di Castelluccio di Norcia, si trasforma in un affresco onirico in cui i colori si mischiano e si confondono grazie all'uso delle tecniche del mosso, dello sfocato e della doppia esposizione
Quando si assiste alla fioritura del Pian Grande di Castelluccio non si può fare a meno di credere alla leggenda che ritiene i Monti Sibillini luogo di origine della regina Sibilla e delle fate sue sorelle.
E' uno spettacolo, infatti, in cui si percepisce qualcosa di magico ed unico: colpisce tutti i sensi travolgendoli con un'infinita fantasia di colori, forme, profumi e significati.
Visti da una certa distanza, i colori della "fiorita" ricordano le atmosfere dei quadri di Monet e la tecnica pittorica del pointillismefrancese di Paul Signac. Nelle fotografie che ho fatto a Castelluccio ho cercato di riprodurre proprio questa impressione, usando talvolta la tecnica della doppia esposizione o di una lunga esposizioni con la macchina fotografica in movimento.
La fioritura ritratta attraverso una lunga esposizione e la macchina fotografica in movimento orizzontale.
Una suggestione di macchie di colore che lasciano solo intuire le forme di migliaia di fiorellini. Questo scatto è frutto di un'esposizione multipla in macchina.
Testo e fotografie di Barbara Dall'Angelo
Maggiori info su National Geographic.
Nessun commento:
Posta un commento