venerdì 21 febbraio 2014


Le installazione floreali di Rebecca Louise Law


L’artista Rebecca Louise Law è nota per le sue installazioni floreali mozzafiato e il London’s Garden Museum è diventato il luogo ideale in cui realizzarle. 
Lo scorso anno aveva avuto un successo incredibile in occasione della mostra Floriculture: (già pubblicata qui su travel Notes tempo fa).
Flowers, Love and Money, in cui 3500 rose di diversi colori piovevano letteralmente dal cielo grazie a dei fili in ferro a cui erano appese. 
Quest’anno si è superata: i fiori sono 4600 e permettono ai visitatori di camminare, letteralmente, sotto un cielo floreale. Questo numero non rappresenta però il record, che spetta ancora all’installazione realizzata per Hermes al Théâtre Royal de la Monnaie: 6200 ortensie blu e verdi che hanno donato alla sala un’atmosfera surreale. 
Qui sotto troverete una breve selezione del Flower Power.











Le Aurore boreali e stellate di Nicolas Buer.


 L'astrofilo/fotografo Nicholas Buer ci mostra i suoi spettacolari scatti del cielo, realizzati con esposizioni molto lunghe durante la notte. Le stelle, la luna, le albe, le nuvole e tutto ciò che popola l’infinito che abbiamo sopra la testa risultano ancora più magiche in questi scatti mozzafiato.











Le città più colorate del mondo.(Prima parte).

Dimenticatevi il grigio malinconico di certe località del nord Italia, e il bianco accecante di alcuni borghi meridionali. Ecco un viaggio fotografico tra i luoghi più vivaci e allegri del nostro pianeta, i cui edifici sono stati ridipinti per esigenze specifiche o per la gioia degli occhi. 
Ogni viaggio merita una documentazione fotografica, ma alcuni luoghi sono più fotogenici di altri: è il caso delle località ritratte in questa e nelle prossime foto, città dalle tinte allegre e vivaci pitturate per esigenze di navigazione, tradizioni locali o per i capricci dei loro sovrani. Qualunque sia l'origine del look multicolor di questi luoghi, ciascuno di essi meriterebbe una visita.


Il quartiere di Bo-Kaa a Città del Capo, Sudafrica, dove il mix di colori sui muri esterni riflette la mescolanza culturale che si trova all'interno delle case. Il distretto era originariamente popolato dagli schiavi malesi portati qui dagli olandesi, nonché rigorosamente musulmano.
Dopo la fine dell'apartheid è divenuto un luogo multiculturale dove i colori investono ogni edificio, dalle case ai negozi, agli edifici sacri.
Si racconta che le tinte vivaci delle case siano inizialmente nate come una reazione degli schiavi al trattamento dei coloni, che li obbligavano a vestire di nero e grigio. Anche se nel tempo i colori sono diventati il tratto distintivo di questo angolo di Sudafrica - insieme alla cucina multietnica - e un'attrazione per turisti e fotografi.
© Peter Adams/JAI/Corbis
Un segno distintivo.
Molti secoli fa i membri delle famiglie dei bramini, la casta sacerdotale di Jodhpur, in India, decisero di verniciare le proprie abitazioni di azzurro per distinguerle da quelle degli altri abitanti. Ma il colore piacque a tutti e in breve diventò quello di tutte le case del centro storico. 
Questa storia non è condivisa da tutti gli abitanti della seconda città del Rajasthan: alcuni sostengono che il blu tenga lontane le zanzare, altri che sia un modo per mantenere freschi gli edifici e difendersi dall'afa.
 
Nel 1876, il Maharaja Ram Singh, re di Jaipur, la capitale del Rajastan, in India, decise di far dipingere la città di rosa, il colore tradizionalmente legato all'ospitalità, tutta la città, per dare il benvenuto a Re Edoardo VII Principe di Galles. Da allora Jaipur è conosciuta come la "Città Rosa": questo è il colore dominante in strade e monumenti (nella foto, l'Hawa Mahal, o Palazzo dei Venti).
© Andrew Holbrooke/Corbis
Nella favela di Rocinha, a Rio de Janeiro, dove un intero quartiere - la Rua 4 - è stato rimesso a nuovo, ampliato, con strade larghe al posto dei vicoli senza luce, e dipinto con colori vivaci. Il progetto di ristrutturazione in una zona in cui la situazione sociale è ancora precaria è iniziato nel 2011 dopo che uno dei narcotrafficanti che controllava la zona è stato arrestato.
KPbIM©, Flickr
L'edificio multicolore che dà il benvenuto a chi si addentri nella favela di Rocinha. Le favelas di Rio de Janeiro e San Paolo sono spesso al centro dell'interesse degli artisti che tentano di recuperare le aree degradate per farne la base di murales, giochi di colori e ritratti.
dcamposeco, Flickr.
Mi avanzava un po' di vernice
Nel quartiere simbolo del tango, La Boca, a Buenos Aires, le case venivano dipinte, nell'800, con le rimanenze dei colori usati per dipingere le barche attraccate sul Riachuelo,
il fiume che bagna questa parte di Argentina.

Dene' Miles, Flickr
Gli autori della geniale trovata furono i marinai genovesi emigrati qui alla fine del XIX secolo: della cultura ligure sono rimaste tracce sia in alcuni vocaboli sia in cucina: si può gustare a La Boca una versione argentina della Fugazza con queso (la focaccia al formaggio) e della farinata.
Nella foto la via di El Caminito, dove vengono dipinti gli edifici.
© Christian Guy/Hemis/Corbis
Si narra che gli edifici di Chefchouen, la città blu del Marocco, furono dipinti di azzurro dai rifugiati ebrei che vi stabilirono negli anni '30 del '900. Il blu è il colore di Dio e del paradiso, e questa tradizione - che un tempo si basava su tinte esclusivamente naturali, ricavate dal guscio di un crostaceo - si è tramandata fino ad oggi.
Mark Fischer, Flickr
E anche in Italia non mancano gli esempi di cittadine dai colori allegri e vivaci. Quelli delle case di Burano, un insieme di isole nella laguna di Venezia settentrionale, dovevano servire ai pescatori in navigazione sui canali a ritrovare la propria abitazione nelle giornate di nebbia.
AlfredoGhidini
A ogni casata il proprio colore
In base a un'altra ipotesi, le tinte color pastello erano un segno distintivo delle varie famiglie di questa località, e ora l'usanza di dipingere gli esterni delle case è rimasta come una tradizione locale.
cat.marilyn2
Le caratteristiche cromatiche di Burano e la vicinanza a Venezia attirarono qui, nei primi del '900, molti pittori: nacque così la cosiddetta "scuola di Burano", più che una vera e propria scuola,
una stagione pittorica che durò fino al 1946.

Faberphoto

Wisconsin, lo spettacolo delle grotte di ghiaccio.

Grazie all'inverno particolarmente rigido negli USA, per la prima volta dal 2009 le grotte sulle isole del lago Superior sono raggiungibili a piedi, e i turisti accorrono a frotte per visitare questa meraviglia naturale.


Meraviglia d'inverno.
Almeno per i visitatori che accorrono a frotte a visitare le grotte di ghiaccio del parco delle Apostle Islands, in Wisconsin, quest'inverno particolarmente freddo ha avuto un risvolto positivo: la superficie del Lago Superior, in cui si trovano le isole, è ghiacciata al 94 per cento, e ciò ha creato un "ponte" naturale per raggiungere le grotte, altrimenti isolate da diversi anni. "Copritevi molto bene", raccomandano le autorità del parco ai visitatori, che arrivano a frotte attratti dalle straordinarie formazioni di ghiaccio che decorano le grotte.
Fotografia di Eric Miller, Reuters


La minaccia arriva dall'alto

Una volta nelle grotte, è bene fare attenzione a ciò che sta sul soffitto, irto di spettacolari quanto acuminate formazioni di ghiaccio. Le grotte si sono formate grazie all'erosione delle acque del lago dell'arenaria di cui sono fatte le isole. D'estate, le onde le rendono inaccessibili ai visitatori. 
Fotografia di Eric Miller, Reuters

In cammino.

I visitatori devono affrontare una passeggiata sul ghiaccio di circa 5 chilometri per raggiungere le grotte situate lungo le scogliere delle isole. L'unico mezzo di trasporto consentito è la slitta trainata dai cani, purché personale e non per uso commerciale. È la prima volta dal 2009 che le grotte sono accessibili a piedi da parte dei visitatori. 
Fotografia di Eric Miller, Reuters
Decorazioni di ghiaccio

Viste dal basso, alcune formazioni di ghiaccio sul soffitto di una grotta. Gli "aghi" di ghiaccio si formano quando l'umidità dell'aria condensa e congela. La colorazione rosata di alcuni ghiaccioli deriva dal colore dell'arenaria rossa della grotta.
Fotografia di Eric Miller, Reuters
Pronti a tutto
Jeff Neddo di Eagle River, Wisconsin, fissa i ramponi sui doposci per prepararsi a visitare una delle grotte di ghiaccio.
Il parco raccomanda di venire adeguatamente attrezzati, magari muniti anche di un bastone da sci e  nel caso di uno slittino per trasportare i bambini. 
Fotografia di Eric Miller, Reuters
Gelido spray
Mike Rundle di Janesville, Wisconsin, osserva la spuma gelata che fuoriesce dalla volta di una grotta. 
Fotografia di Eric Miller, Reuters
A vostro rischio e pericolo
Anche nel cuore di un inverno così rigido, camminare sul lago ghiacciato può essere rischioso, come avverte il cartello che dice "Avanzate a vostro rischio e pericolo".
Fotografia di Eric Miller, Reuters
Freddo cane
Anche Max, il cane di Pete Miller di Minong, Wisconsin, indossa un abbigliamento adeguato per la visita alle grotte.
Fotografia di Eric Miller, Reuters
Cascate di ghiaccio
Una cascata di ghiaccio adorna le scogliere dell'Apostle Islands National Lakeshore.
Fotografia di Eric Miller, Reuters
Ghiaccioli multicolori
Il tramonto tinge di colori caldi i ghiaccioli che adornano le scogliere dell'Apostle Islands National Lakeshore.
Quest'inverno, circa l'88 per cento della superficie dei Grandi Laghi è stata coperta dai ghiacci, per la gioia di pattinatori e pescatori. Fotografia per gentile concessione International Polar Fundation

Fotografia per gentile concessione International Polar Fundation