mercoledì 6 agosto 2014

Castello "Château de Chillon"

Lo splendido Castello "Château de Chillon" in Switzerland.

Il castello di Chillon è situato sulla riva del lago di Ginevra, vicino a Montreux, Svizzera. Esso consta di 100 costruzioni indipendenti che furono gradualmente unite e che adesso formano un unico edificio.
Le parti più vecchie del castello non sono state definitivamente datate, ma la prima registrazione scritta è del 1160 o 1005.
Edificato sopra un isolotto roccioso, che aveva la funzione di difesa naturale, mostra ad est una doppia cinta muraria, feritoie ed un fossato. Vi sono 3 corti che si succedono dall'entrata: la bassa corte, la corte del castellano e la corte d'onore. La stanza dei conti di Savoia è abbellita da affreschi del XIV secolo con bestiame al pascolo, mentre la cappella ha affreschi coevi con righe ondulate e figure religiose.
Il castello è una delle ambientazioni del racconto Daisy Miller di Henry James del 1878.







Andy Warhol di Silvia Pluda per Travel Notes.

Il giorno 06 agosto 1928 nasceva: 
Andy Warhol.
(pittore, scultore e cineasta statunitense, principale esponente della Pop Art).

“Nel futuro ognuno sarà famoso 
al mondo per 15 minuti.”


Andy Warhol

Il giorno 06 agosto 1928 nasceva: Andy Warhol 
Andy Warhol, pittore, scultore e cineasta statunitense, principale esponente della Pop Art. 
“Ai primi d'agosto del 1962 cominciai con le serigrafie. Volevo qualcosa di più forte, che comunicasse meglio l'effetto di un prodotto seriale. Con la serigrafia si prende una foto, la si sviluppa, la si trasferisce sulla seta mediante colla e poi la si inchiostra, cosicché i colori penetrano attraverso la trama salvo che nei punti dove c'è la colla. Ciò permette di ottenere più volte la stessa immagine, ma sempre con lievi differenze. Tutto così semplice, rapido, casuale: ero eccitatissimo. Poi Marilyn morì quello stesso mese, e mi venne l'idea di trarre delle serigrafie da quel suo bel viso, le mie prime Marilyn.” 
(citato in Marilyn, p. 415)



Non ti auguro un dono qualsiasi...

"Non ti auguro un dono qualsiasi,
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita."

· Poesia indiana ·
· Photo by ®Silvia Pluda for Travel Notes


Anche su Travel Notes in Facebook


La Bocca della Verità.

La Bocca della Verità. 


"Nel tempo dell'inganno universale 
dire la verità è un atto rivoluzionario." 
· Orwell ·

Il mascherone rappresenta un volto maschile barbato, occhi, naso e bocca sono forati e cavi. Il volto è stato interpretato nel tempo come raffigurazione di vari soggetti: Giove Ammone, il dio Oceano, un oracolo o un fauno.

Nella Roma Antica, la Bocca della Verità era un tombino. I tombini nell'antica Roma avevano spesso forma di una divinità fluviale che "inghiotte" l'acqua piovana.

Quel che è certo è che il mascherone gode di fama antica e leggendaria: si presume sia questo l'oggetto menzionato nell'XI secolo nei primi Mirabilia Urbis Romae (una guida medievale per pellegrini), dove alla Bocca viene attribuito il potere di pronunciare l'oracoli. In essa si dice Ad sanctam Mariam in Fontana, templum Fauni; quod simulacrum locutum est Iuliano et decepit eum ("Presso la chiesa di santa Maria in Fontana si trova il tempio di Fauno. Questo simulacro parlò a Giuliano e lo ingannò.

Il nome "Bocca della verità" compare nel 1485 e la scultura rimase da allora costantemente menzionata tra le curiosità romane, venendo frequentemente riprodotta in disegni e stampe. Da questi ricaviamo che era in origine collocata all'esterno del portico della chiesa; fu spostata nel portico con i restauri voluti da papa Urbano VIII Barberini nel 1631.

Dalle file di turisti che ancor oggi aspettano di farsi fotografare con la mano nella bocca "magica", si può ritenere che continui ad essere inserita nelle guide e nei tour anche più frettolosi.


Photo by Silvia Pluda