"Quello è il faro e noi sui gradini dell'immaginazione indoviniamo i flutti dove vanno.
Mi stringi forte ora su questo scoglio illuminato dalla luna mentre mi bagna il mare, con spruzzi di topazio profumato.
Quando poi mi cingi i fianchimi offri i brividiche dà la notte scura ed io, riesco anche a sentire le note gutturali di sirene. Non è mai freddo qui pur se l'inverno dell'assenza nevica malinconia beviamo assenzio, per riscaldare il pensiero per sublimare l'acme del momento. Si, quello è il faro, e la sua luce guida smarrimenti sopra ai miei fogli arrotolati sull'onda di ritorno."
· Alda Merini ·
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