mercoledì 26 marzo 2014

Vaticano, la Biblioteca Apostolica diventa digitale.

Vaticano, la Biblioteca Apostolica diventa digitale.

Situata nella Città del Vaticano, La "biblioteca dei Papi" conserva una documentazione immensa della storia e del pensiero dell'umanità. La giapponese Ntt Data si occuperà della digitalizzazione di 82.000 testi tra cui: la Bibbia Urbinate, capolavoro dell'arte libraria rinascimentale commissionata da Federico da Montefeltro e realizzata dalla bottega fiorentina di Vespasiano da Bisticci (1476-1478), la Divina Commedia illustrata da Botticelli per Lorenzo il magnifico, l'Iliade con testo greco e traduzione latina del XV secolo, frammenti coranici sufici, pitture giapponesi di danza del XVI-XVIII secolo .




Iliade bilingue con il testo greco vergato sul verso e quello sul recto. Il manoscritto vergato nel VX secolo dal copista greco Giovanni Rhosos e dal copista padovano Bartolomeo Sanvito fu miniato da Gaspare di Padova. Nella foto i fogli 1-2

Vat.lat.3225 (Virgilio Vaticano): Il codice, prodotto a Roma verso il 400 d.C, benchè danneggiato, è uno dei pochi esempi superstiti di antica illustrazione di un testo classico. Il codice venne studiato da Raffaello, acquistato da Fulvio Orsini nel 1579, giunse nella Biblioteca Vaticana nel 1600. Nella foto il foglio 39v 

Reg.lat.1896, pt.A: Sandro Botticelli, Illustrazioni della Commedia dantesca eseguite per Lorenzo il Magnifico, nel secolo XV. Foglio 101r, con sezione della voragine infernale 

Vat.ar.1605: Collezione di 73 frammenti coranici (con prezioso frammento higazi) già appartenuta all'antiquario e bibliofilo Tàmmaro De Marinis (Napoli, 1878 - Firenze 1969) che ne fece dono alla Biblioteca Vaticana nel 1946. Nella foto il foglio 1v 

Bibbia Urbinate: Capolavoro indiscusso dell'arte libraria rinascimentale, fu realizzato su incarico di Federico da Montefeltro, dalla bottega del libraio Vespasiano da Bisticci tra il 1476 e il 1478. Nella foto il foglio 2r

Borg.mess 1: Codex Borgianus, manoscritto azteco precolombiano, trascritto probabilmente attorno a Puebla (Messico) alla fine del VX secolo. Il codice aveva uno scopo rituale, forse divinatorio con soggetti mitologici, favole, un calendario e alberi genealogici degli dei venerati

Vat.estr.-Or.32: Undici pitture ad acquarello rappresentanti figure giapponesi di danza, secc VXI-XVIII. Nella foto: volume I, foglio 19

Vat.estr.-or.33: Giuramento, sottoscritto da 42 cristiani di Kuchinotzu (Giappone) di difendere i loro missionari fino alla morte. Il manoscritto è del 1613. Nella foto il foglio 1B, Volume 1


Nessun commento:

Posta un commento