«Avevo sempre creduto che morire d’amore non fosse altro che una licenza poetica. Quel pomeriggio, di nuovo a casa senza il gatto e senza lei, constatai che non solo era possibile morire, ma anche che io stesso, vecchio e senza nessuno, stavo morendo d’amore. Però mi resi pure conto che era valida la verità contraria: non avrei cambiato con nulla al mondo le delizie della mia sofferenza».
· Gabriel García Márquez · “Memoria delle mie puttane tristi”
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