giovedì 30 aprile 2015

Il Museo di Palazzo Vecchio

Il Museo di Palazzo Vecchio

Da oltre sette secoli il Palazzo della Signoria, più noto come Palazzo Vecchio, è il simbolo del potere civile della città di Firenze. Eretto tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo per ospitare i Priori delle Arti e il Gonfaloniere di Giustizia, il supremo organo di governo della città, nel corso del tempo è stato oggetto di numerosi interventi di ampliamento e trasformazione. Il suo aspetto attuale si deve in massima parte alle grandiose opere di ristrutturazione e decorazione degli interni che vi furono eseguite nei decenni centrali del XVI secolo, per adeguarlo alla nuova funzione di reggia ducale alla quale Cosimo I de’ Medici lo aveva destinato. Dopo il trasferimento della corte medicea a Palazzo Pitti continuò a ospitare la Guardaroba e vari uffici governativi, finché nel 1871 divenne la sede del Comune di Firenze.

Il Museo di Palazzo Vecchio da oggi entra in Google Art Project, mettendo a disposizione 147 immagini rappresentative dell’intero percorso museale, tutte ad alta risoluzione. Sarà così possibile esplorare i dettagli dei maestosi dipinti del Salone dei Cinquecento, delle straordinarie mappe della Sala delle Carte geografiche, dei raffinati particolari della Cappella della Duchessa Eleonora di Toledo o della sala delle Udienze, simulando un vero e proprio percorso in Palazzo, complementare alla visita in loco. Il pubblico virtuale del museo potrà osservare particolari che il pubblico “reale” non arriva a scorgere a occhio nudo: è l’esempio del Salone dei Cinquecento, i cui dipinti del soffitto (posti a oltre venti metri di altezza) potranno essere apprezzati grazie al progetto in tutti i loro dettagli, offrendo uno sguardo inedito utile agli studiosi quanto agli amanti dell’arte. Altro esempio degno di nota è costituito dalle tavole della Sala delle carte geografiche, che i visitatori on line potranno esplorare immaginando un viaggio nel mondo conosciuto nella seconda metà del Cinquecento – dall’India al Madagascar, dal Brasile all’Indonesia – ritrovando le proprie città, le proprie terre e i propri paesi: un’occasione unica per innescare un dialogo vivo e vivace tra le testimonianze della storia e il pubblico mondiale. 














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